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FIGC: Mancini firma il prolungamento del contratto con la Nazionale

Roberto Mancini resterà fino al giugno 2026 sulla panchina della Nazionale. A dare l’annuncio il presidente della FIGC Gabriele Gravina, che a margine della riunione odierna del Consiglio federale ha ufficializzato in conferenza stampa il prolungamento del contratto del Ct.

“E’ un annuncio sul quale stavamo lavorando da tempo – sottolinea Gravina – perché un progetto ha bisogno di tempo per essere completato e volevamo dare continuità al lavoro che è stato fatto in questi tre anni. A me interessa il percorso che porta alla vittoria, centreremo la vittoria il giorno in cui avremo fatto un grandissimo lavoro. Con Roberto c’è rispetto dei ruoli e piena sintonia su quelli che sono gli obiettivi”.

Il 14 maggio 2018 era iniziata l’avventura di Roberto Mancini sulla panchina della Nazionale: firma del contratto che lo avrebbe legato per due anni agli Azzurri più rinnovo automatico in caso di qualificazione a EURO 2020. Il giorno dopo, la prima uscita ufficiale a Coverciano, dove nei giorni seguenti sarebbe iniziato il suo primo raduno. L’esordio in panchina, 52° Ct della storia della Nazionale, è datato 28 maggio 2018, a San Gallo (Svizzera), nel match vinto 2-1 con l’Arabia Saudita; la prima in casa è invece il 4 giugno a Torino, 1-1 con l’Olanda.

Da quel momento, Mancini ha rilanciato un’Italia reduce dalla delusione della mancata partecipazione al Mondiale in Russia permettendole di qualificarsi con un percorso netto al Campionato Europeo al via il prossimo 11 giugno e portandola alla Final Four della UEFA Nations League in programma a ottobre.
Anche il cammino nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo di Qatar 2022 è iniziato lo scorso marzo con tre successi nelle prime tre gare.

In sintesi, in questi tre anni Mancini ha stabilito una lunga serie di numeri impressionanti, diventando il Ct con la miglior media punti nella storia azzurra, dopo aver stabilito il record di 11 vittorie consecutive nel 2019 che ha superato il precedente di Vittorio Pozzo (9) degli anni ‘30, delle 10 vittorie su 10 gare nelle qualificazioni europee, per la prima volta nella nostra storia. Con 70 punti è il Ct con il maggior numero di punti dopo 30 partite e quello con la percentuale più alta di vittorie: 70% (21 vittorie), davanti a Pozzo, Sacchi, Vicini e Lippi; eguaglia Lippi nella serie di imbattibilità a 25 gare (ultimo ko a settembre 2018, con il Portogallo a Lisbona), con la possibilità di raggiungere Pozzo, arrivato a 30 gare da imbattuto. Tra l’altro, l’Italia ha in corso una serie da 605’ senza subire gol (6 gare intere) e si conferma una difesa di ferro: sole 3 reti subìte nelle ultime 15 partite e per 18 volte su 30 ha chiuso con la porta inviolata.

In questi 3 anni, il Ct ha convocato 76 calciatori, schierandone 65, tra i quali 32 esordienti. Bonucci è il calciatore più impiegato (24 presenze, 1.970’ sui 2700’ totali), 26.5 l’età media delle sua formazione tipo.

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