Motori

OPEL: il ritorno della Opel GT

Quindici anni fa, all’inizio del 2006, Opel riproponeva l’iconico nome GT per contraddistinguere un suo modello di serie. La “GT degli Anni 2000” era però un’automobile completamente differente da quella commercializzata a cavallo degli Anni Sessanta-Settanta. Innanzitutto non era una coupè, bensì una spider. E poi non montava il motore in posizione anteriore-longitudinale come sulla vettura del 1968, bensì posteriore-centrale con differenziale autobloccante, come le più moderne granturismo dell’epoca.

Come una spider classica, la nuova Opel GT aveva una raffinata geometria delle sospensioni, assetto sportivo, posizione di guida bassa e distesa. La carrozzeria larga, la linea slanciata, il lungo cofano motore incernierato nella parte anteriore ed i ridotti sbalzi di carrozzeria facevano inoltre sì che la nuova GT avesse le tipiche proporzioni di un’automobile di questa categoria. In pratica, portava un nuovo fascino in questo segmento di mercato, grazie ad una personalità davvero inconfondibile che era conseguenza di una forma molto accattivante fatta di contrasto tra spigoli vivi e superfici arrotondate. E poi c’era il motore, un sofisticato turbo ad iniezione diretta di benzina da 264 CV che le permetteva di raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo in 5,7 secondi.

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