Racing

Formula E: domani il via all’ePrix di Roma

A oltre un mese dall’esordio della stagione numero 7 sul tracciato di Diriyah in Arabia Saudita, il Campionato del Mondo Abb Fia Formula E torna sotto i riflettori con l’E-Prix di Roma, doppio appuntamento in scena sabato 10 e domenica 11 aprile. Tra le novità il rinnovato tracciato urbano nel quartiere dell’Eur che misura 3,385 chilometri. L’appuntamento romano è l’unico nel continente europeo oltre al round nel Principato di Monaco, previsto l’8 maggio. Più lungo e più veloce rispetto al precedente tracciato, il nuovo percorso cittadino che ospita l’E-Prix di Roma si percorre in direzione anti-oraria; tra le caratteristiche della pista i diversi saliscendi e tre lunghi rettilinei principali. Lungo 3,385 chilometri e caratterizzato da 19 curve, il nuovo layout del tracciato romano sfiora il Palazzo dei Congressi, Piazza Guglielmo Marconi e, per la prima volta, il Palazzo della Civiltà Italiana noto come “Colosseo quadrato”, mentre una parte del circuito è inclusa nel Parco del Ninfeo. Il circuito cittadino è il secondo più lungo della stagione di F.E dietro il tracciato di Pechino. Roma fa parte del calendario della Formula E dal 2018: l’ultimo a vincere in terra italiana fu Mitch Evans (su Jaguar) nel 2019, mentre nel 2020 la gara non venne disputata causa pandemia. In gara a Roma 12 team e 24 piloti al volante delle monoposto elettriche di seconda generazione (Gen 2). Le vetture di Formula E di seconda generazione montano un motore elettrico in grado di erogare 250 kW (340 cavalli) di potenza massima, ridotta in modalità gara a 200 kW (272 Cv); l’Attack Mode e il contributo del pubblico (Fanboost) permette ai singoli piloti, per alcuni frangenti, di sfruttare una potenza totale di 235 kW durante gli E-Prix. Le monoposto di F.E pesano 903 chilogrammi (385 kg la batteria), scattano da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi e toccano una velocità di punta di 280 km/h. La batteria ha una capacità di 54 kW/h, il cambio è di tipo sequenziale con rapporti di trasmissione fissi. L’impianto frenante prodotto dal fornitore unico Brembo; il telaio, firmato da Spark Racing Technology, è in materiale composito a nido d’ape con fibra di carbonio.

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